Chiaia

Il lungomare più bello del mondo? Bhè è con tutta probabilità, a detta non solo dei napoletani, quello che potrete ammirare una volta giunti nel quartiere di Chiaia. Il suo nome deriva dal termine latino plaga, attraverso il catalano platja o il castigliano playa (che significa spiaggia), poi declinatosi in Chiaja per motivi linguistico-dialettali. Su alcune lapidi viarie del quartiere si nota ancora la dicitura Chiaja mentre su altre il quartiere è semplicemente Chiaia. E’ uno dei quartieri più in della città dove è possibile immergersi nella Napoli bene e godersi rilassanti passeggiate e due passi dal mare. Collocato tra il Vomero (raggiungibile attraverso le funicolari), Fuorigrotta, San Ferdinando e Posillipo il quartiere Chiaia è considerato il punto di riferimento della movida partenopea: qui si concentrano tantissimi wine bar, locali, lounge bar, pub, pizzerie e ristoranti. Che si preferisca la cucina tipica (con locali con tradizioni anche centenarie) o le proposte culinarie internazionali e di maggior tendenza non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ma il quartiere è considerato, anche, il salotto buono per lo shopping, classico o sfizioso. Qui infatti sono moltissime le boutique e gli show room delle più prestigiose griffe della moda internazionale e alcuni dei negozi storici della celebrata moda Made in Naples. Lo stile e l’eleganza napoletana, indiscussa e apprezzatissima nel mondo, trovano qui la massima espressione. Che si cerchino le giacche “a mappina” da uomo, le cravatte settepieghe o gli abiti sartoriali di alta moda più sofisticati per le signore. Non mancano i luoghi di interesse architettonico, storico e culturale. Simbolo della città è certamente Castel dell’Ovo, posto sull’isolotto di Megaride in pieno Lungomare, che offre la possibilità di ammirare il tramonto dalle terrazze poste in cima. Facilmente raggiungibile a piedi da via Partenope, ad accesso gratuito, regala una vista mozzafiato sul golfo e ospita anche un piccolo Museo di etno-preistoria, anch’esso gratuito. Riferimento per gli amanti dell’arte contemporanea è certamente il Pan Palazzo delle Arti di Napoli, centro per lo studio delle opere, dei protagonisti e dei linguaggi dell’arte contemporanea in città, ospita spesso importanti mostre internazionale anche di fotografia. E ancora il museo delle Carrozze in Villa Pignatelli, e ovviamente Palazzo Reale con i suoi appartamenti affrescati, lo scalone sontuoso e i suoi giardini, affacciato sulla meravigliosa Piazza del Plebiscito, come la Chiesa di San Francesco di Paola con il suo colonnato semicircolare. Imperdibile una visita al Teatro San Carlo ritenuto uno dei più belli al mondo nonché teatro d’opera più antico d’Europa e alla Galleria Umberto I, con la caratteristica cupola in ferro e vetro e i marmi policromi che caratterizzano l’interno. A pochi passi anche il Maschio Angioino e Piazza del Municipio. Costeggiano, dal lato collinare che si arrampica sino al Vomero, i tanto celebrati (e vituperati) Quartieri Spagnoli. Nati intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana nell’immaginario generale restano luoghi legati alla criminalità e alla miseria. Nonostante la nomea che il quartiere si porta dietro, esso costituisce comunque un nucleo di rilevanza storico artistica di prim’ordine della città di Napoli, che offre anche diversi spunti della cultura popolare e della filosofia di vita napoletana, come, per esempio, la presenza dei “bassi napoletani” (oggi diventati anche strutture ricettive di pregio), di piccoli e bui vicoli caratterizzati da alte scalinate e dai panni stesi ad asciugare tra i palazzi. Una iconografia che non rende giustizia all’universo che invece vive e brulica in queste vie. La zona ha ormai consolidato una riabilitazione dal punto di vista turistico con numerose trattorie tipiche, botteghe artigiane e negozi con produzioni tipiche.